Thai Massage riconosciuto dall’Unesco come patrimonio culturale

Il Massaggio tradizionale thailandese ottiene lo status di patrimonio UNESCO

Un recente articolo dal “The Guardians” spiega come il NUAD BORAN, ovvero antico tocco profondo della linfa energetica (tradotto nell’inglese in Thai Massage) abbia ottenuto il riconoscimento come “patrimonio culturale” da parte dell’UNESCO.

“L’UNESCO ha il compito, tra gli altri, di costruire la comprensione interculturale anche attraverso la protezione e la salvaguardia delle tradizioni di eccezionale valore iscritti nel Patrimonio Mondiale dell’Umanità: proteggere la libertà e la conoscenza di espressioni di differenti popoli e terre è la condizione essenziale per garantire non solo la democrazia, ma anche lo sviluppo e la tutela della dignità umana”. (rif.: unesco.it)

Le tecniche di massaggio thailandese sono state infatti aggiunte alla prestigiosa lista del patrimonio dell’Unesco, proprio perché rispecchiano una tradizione millenaria che ancora oggi viene riconosciuta in tutto il mondo per la sua efficacia e singolarità.

Il Thai Massage è giunto dall’India ed è stato praticato in Thailandia per secoli. La vera origine del Thai Massage sembra essere stata riconosciuta intorno al 600 a.C.

Il motivo fondamentale di confusione nel raccogliere tutti gli elementi essenziali a datarlo esattamente sta nel fatto che la capitale dell’allora Siam (Ayuttaya) fu invasa e saccheggiata diverse volte dalla Birmania, eliminando le poche tracce scritte su foglie di banano dello studio e della tecnica non solo del Thai Massage, ma di gran parte della Medicina Tradizionale Thailandese.

Si racconta che dottori e monaci provenienti sia dall’India che dalla Cina avessero portato lo studio e l’uso di tale pratica appunto all’epoca Siam, tramandando queste tecniche oralmente da maestro a discepolo nei templi e successivamente nelle famiglie.

Se osserviamo la Thailandia di oggi sulla cartina geografica, ci accorgiamo facilmente di come sia esattamente al centro sud del continente asiatico e di come probabilmente sia sempre stata terra di passaggio di popoli provenienti sia da est come la Cina, sia da ovest come l’India.

Nasce da qui l’idea che, tanto i Cinesi quanto gli Indiani hanno – nei secoli – fortemente influenzato le terapie ed i trattamenti sviluppati in Thailandia.
L’antica e nobile arte del massaggio seguirà nel corso dei secoli le caratteristiche di ogni paese in cui si sviluppa: ecco perché esistono i massaggi Thailandesi (Thai Massage), del Sol Levante (Shiatsu), Indiani (Ayurveda).

Ogni tecnica, in realtà, è sempre supportata dal concetto di un sistema energetico di base, fatto di canali che attraversano tutto il corpo e fondamentale per mantenere l’omeostasi o equilibrio energetico.

Il termine “NUAD BORAN” significa un massaggio il cui lavoro è espletato lungo ben precise linee energetiche dette Sen, con la finalità appunto di ribilanciare tutto il sistema energetico del nostro corpo. Un concetto nato diversi secoli fa che ad oggi, molto lentamente, sta trovando riscontri scientifici e dimostrabili.
L’intervento di due re lungimiranti dell’allora Siam, Rama III nel 1832 e successivamente Rama V nel 1906, fu fondamentale per ritrovare tutte le informazioni riguardanti il Thai Massage, ma non solo. Fu fondamentale anche salvaguardarle all’interno di un luogo sicuro. Si scelse allora il tempio del Wat Po a Bangkok, divenuta successivamente la nuova capitale.

Venne scritto il Tha Ra Pada Sard Song Kroah, ovvero il Royal Medical Text Book, che raccoglieva tutte le indicazioni del Thai Massage, delle Sen o linee energetiche e dell’uso delle piante come parta integrante della Medicina Tradizionale Thailandese.

Nel tempio del Wat Po a Bangkok furono successivamente costruite circa 80 statue in pietra raffiguranti diverse posizioni di Ruesri Dat Ton (lo yoga thailandese), una pratica conosciuta prima dai rishi, poi dai monaci dei templi e infine ad oggi praticata dal popolo thailandese come pratica mattutina per preparare il corpo e la mente ad affrontare la giornata.

È possibile infatti praticarlo all’interno di numerosi templi, alle prime ore dell’alba, vicino a studenti, professionisti, operai e persone di ogni età.

La conoscenza e, soprattutto, la divulgazione del Thai Massage è stata resa popolare quando nel 1962 re Rama IX decise di aprire la prima scuola per la formazione di massaggiatori esperti provenienti da tutto il paese.

In realtà, prima che ciò avvenisse in maniera ufficiale, passarono circa trent’anni. Solo nel 1991 si aprirono le porte delle scuole a tutti coloro, Thailandesi e stranieri, che volessero avvicinarsi a questo massaggio attraverso corsi standard di 5/10 giorni.

Esistono però due scuole piuttosto distinte per la tecnica e lo stile, ovvero la scuola del Wat Po con lo stile del Sud e la scuola presso l’antico ospedale di Chiang Mai con lo stile del Nord.

È facile infatti per chi prova il Thai Massage trovare nelle due regioni stili diversi nella tecnica, nella pressione delle mani, nello stretching e soprattutto nella cadenza ritmica del massaggio.

Generalmente, al Sud si predilige un ritmo più sostenuto proprio per seguire il ritmo piuttosto dinamico di vita delle grandi città come Bangkok. Al contrario, al Nord si predilige una cadenza più lenta e una pressione più profonda poiché la vita in queste regioni è scandita maggiormente dal ritmo della natura.

Gli insegnamenti nelle scuole di Thai Massage si concentrano seguendo la direzione della circolazione sanguigna intorno alle aree problematiche per risolvere i dolori muscolari, utilizzando come strumenti appunto palmi delle mani, dita, ginocchia, gomiti e piedi. L’uso del corpo da parte dell’operatore aumenta l’efficacia del trattamento e lo rende particolarmente profondo. A volte è facile sentire i sussulti dei clienti non abituati alla forza applicata.

Gli studi hanno dimostrato che il Thai Massage può aiutare ad alleviare il mal di schiena, il mal di testa, l’insonnia e persino l’ansia. Sono comprovati numerosi benefici di tale massaggio, soprattutto l’effetto profondamente rilassante che segue dopo una seduta anche di una sola ora: proprio per questo motivo è ricercatissimo in Thailandia da turisti e non solo.

Dai lussuosi centri benessere di Bangkok e dai beachfront di Phuket, fino alle modeste botteghe sul lato della strada, il Nuad Thai è onnipresente e un’ora di trattamento in genere parte da un costo base di circa 5 euro.

Oggi, un cliente che si rechi in una spa di fascia alta può pagare circa 100 euro l’ora in Thailandia e due o tre volte di più a Londra, New York o Hong Kong, dove la pratica del massaggio thailandese è in forte espansione.

“L’aggiunta del Nuad Thai all’elenco UNESCO è stato un evento ‘storico’”, ha affermato il delegato thailandese alla riunione dell’UNESCO a Bogotá, in Colombia. “Aiuta a promuovere la pratica del Nuad Thai non solo a livello locale, ma anche internazionale”.

[Fonte: The Guardians]